L’identità oltre il genere
Men Women Me nasce da un’idea semplice e dirompente. Una grande rivoluzione culturale, un cambiamento di prospettiva, che si realizza con il superamento del binario maschio-femmina, uomo-donna, di cui è intrisa la nostra cultura, attraverso l’abbattimento delle barriere di genere.
Nello spazio urbano le barriere architettoniche possono rappresentare un ostacolo al libero accesso agli spazi fisici. Allo stesso modo nella costruzione dell’identità, le barriere di genere possono essere un limite altrettanto invalidante alla libera espressione di sé.
Men Women Me nasce da questa semplice intuizione che ha ispirato la scelta di utilizzare gli spazi fisici come metafora di quegli spazi mentali e del desiderio, resi inaccessibili dalla presenza di rigide ed insuperabili barriere di genere.
Bagni pubblici, spogliatoi delle palestre, negozi di abbigliamento, parchi giochi per bambini sono stati assunti a paradigma del binarismo sessista e della netta separazione dei generi dominante nella nostra cultura, in quanto luoghi nei quali la contrapposizione uomo-donna (mutuata dalla contrapposizione maschio/femmina), è marcatamente segnata da codici estetici, iconografici e cromatici universalmente riconosciuti, che nel tempo, hanno assunto un vero e proprio valore identitario.
Nel tentativo di oltrepassare questo binarismo, si è riflettuto sull’esistenza di una identità fluida o no gender come un continuum tra le polarità uomo-donna e non identificabile totalmente con nessuna delle due.
Il riconoscimento di questa nuova identità ci ha permesso di rileggere il genere per quello che è: una lente attraverso la quale codifichiamo la dimensione personale e soggettiva dell’identità sessuale e sociale. Non una caratteristica strutturale, connaturata al sesso biologico e quindi necessariamente allineata ad esso, e non una realtà di fatto. Ma al contrario una realtà percepita, una convezione sociale e culturale che risiede nell’occhio di chi guarda.
Contrariamente a quanto si ritiene, però, l’esistenza del genere neutro non equivale all’assenza di una identità definita.
L’obiettivo di questo lavoro, infatti, è dare cittadinanza e dignità culturale e sociale ad una dimensione identitaria che non può essere considerata una deviazione dalla norma, ma al contrario una delle tante identità possibili e non normate.
Una condizione dell’esistenza umana al pari di tutte le altre.
A world without gender. Imagine it. You can.